Teatro occupato, Teatro aperto.
Teatro cantiere e casa, attraversato di corsa, riempito e svuotato.
Teatro abitato.
Proviamo a restituire a questo luogo, il teatro, un suo tempo sospeso e antieconomico, fine a se stesso, un tempo lasciato alla possibilità dell’accadimento, alla sorpresa e al dubbio.
Nessuna programmazione, quindi, e nessun programma.
Invitiamo qui, a teatro, quelli che riconoscono come funzione di questo luogo quella socializzante e comunicativa, tutti coloro che, quindi, sono disposti a mettere i propri corpi e le proprie sensibilità a disposizione di quest’incontro e di questa battaglia.
Invitiamo quelli che rischiano e che non hanno niente da perdere perchè il successo in queste serate non è personale, perchè siamo qui, perchè vogliamo restituire il teatro alla vita e noi stessi.
Invitiamo la città ad entrare, ad accettare l’imprevisto, i tempi tecnici e anche la delusione o la noia.
Invitiamo a rinunciare all’intrattenimento, alla saturazione del divertimento e alla bellezza preconfezionata.
Invitiamo la città ad essere con noi, a rivendicare i propri diritti di spettatori e a rinnovare il patto tra il pubblico e artista senza cui non può compiersi il dramma.
“il passato e il futuro non esistono nell’eterno presente del consumo. Questo è uno degli orrori con il quale da tempo conviviamo e al quale non abbiamo ancora dato una risposta adeguata. Bisogna liberarsi dall’oppressione e riconciliarsi con il mistero. La politica da sola è cieca, il mistero che è muto, da solo diventa sordo. È tempo che l’arte trovi altre forme per comunicare in un universo in cui tutto è comunicazione. È tempo che esca dal tempo astratto del mercato, per ricostruire il tempo umano dell’espressione necessaria.” – A. Neiwiller
perché non fare una “indagine”: prendete tutti i nomi delle persone che in questi giorni sono passate a Valle (quell’elenco che avete messo all’entrata artisti), e fate loro tre (quattro) domande sulla gestione che vorrebbero per il Valle: 1) entrata di soggetti pubblici (bando) / 2) passaggio al Teatro di Roma / 3) soggetto pubblico autonomo (diciamo, tipo una nuova ETI) / 4)(autogestione);