NASpI e Disoccupazione: Capire la Differenza tra i Due Sostegni al Reddito
Ti sei mai chiesto cosa cambia davvero tra la NASpI e la classica “indennità di disoccupazione”? Se ti sei trovato in una situazione in cui hai perso il lavoro o conosci qualcuno che ci è passato, probabilmente hai sentito parlare di entrambi. Ecco tutto quello che c’è da sapere per capire davvero cosa sono, come funzionano e chi può riceverli.
Cos’è la NASpI e a Chi è Destinata?
Partiamo dalla NASpI, acronimo di “Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego”. È una forma di sussidio che dal 2015 ha preso il posto della precedente “indennità di disoccupazione”. In pratica, se perdi il lavoro involontariamente – magari per un licenziamento o perché il tuo contratto a termine non è stato rinnovato – la NASpI ti offre un aiuto economico per un periodo di tempo limitato. Questo periodo è pensato per aiutarti a coprire le spese essenziali mentre cerchi una nuova occupazione.
A chi spetta, quindi? Essenzialmente a lavoratori dipendenti, a eccezione di alcune categorie come i dipendenti pubblici a tempo indeterminato o i lavoratori agricoli. Anche chi lavora con contratti a termine ha diritto alla NASpI, ma solo se rispetta i requisiti contributivi. E qui entriamo in uno dei punti più importanti: per avere diritto alla NASpI non basta semplicemente aver perso il lavoro, ma serve anche aver versato un certo numero di contributi.
I Requisiti per la NASpI
Per poter fare richiesta della NASpI, infatti, bisogna avere:
- 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti la disoccupazione.
- 30 giornate effettive di lavoro nei 12 mesi precedenti la fine del contratto.
Questi requisiti sono stati pensati per garantire che il sussidio vada a chi ha avuto un minimo di continuità lavorativa e che si trova senza lavoro non per scelta propria, ma per cause esterne. Chi si dimette volontariamente, per esempio, non ha diritto alla NASpI, a meno che non si tratti di dimissioni “per giusta causa” (situazioni particolari, come mobbing o mancato pagamento degli stipendi, che costringono il lavoratore ad andarsene).
Quanto Dura e Quanto Vale la NASpI?
La durata della NASpI dipende dai contributi che hai versato: più a lungo hai lavorato negli ultimi 4 anni, più a lungo potrai riceverla. Di base, viene erogata per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni. Facciamo un esempio pratico: se hai lavorato e versato contributi per due anni (104 settimane), potrai ricevere la NASpI per un anno (52 settimane).
C’è però un limite massimo: la NASpI non può durare più di 24 mesi. E per quanto riguarda l’importo? Il calcolo si basa sulle retribuzioni percepite negli ultimi 4 anni. In pratica, l’importo mensile della NASpI è pari al 75% della retribuzione media mensile degli ultimi 4 anni, fino a un certo tetto. Se la tua retribuzione supera questa soglia, l’indennità aumenta del 25% della parte eccedente, ma comunque con un massimale che viene fissato ogni anno.
Ah, una cosa da tenere a mente: a partire dal quarto mese, la NASpI si riduce del 3% ogni mese, per incentivare il lavoratore a cercare attivamente un nuovo impiego.
Ma Allora Cos’è la Disoccupazione?
Ecco dove spesso nasce la confusione. La disoccupazione, nel senso comune del termine, indica semplicemente la condizione di chi è senza lavoro e cerca un’occupazione. In passato, però, in Italia, “disoccupazione” indicava anche un sostegno economico erogato ai lavoratori che avevano perso l’impiego.
Oggi, il termine “indennità di disoccupazione” è caduto in disuso e sostituito formalmente dalla NASpI. Quindi, quando senti parlare di “disoccupazione” in termini di sostegno economico, si fa quasi sempre riferimento alla NASpI, anche se nella conversazione quotidiana si usa ancora la parola “disoccupazione” per indicare questo tipo di aiuto.
Differenze Chiave tra NASpI e Disoccupazione
Per fare chiarezza, vediamo le principali differenze tra NASpI e “disoccupazione”:
- NASpI è il termine ufficiale: NASpI è il nome attuale dell’indennità di disoccupazione, sostituendo i vecchi sussidi (come la ASpI). Se parliamo di “disoccupazione” come forma di aiuto, in realtà parliamo di NASpI.
- Requisiti: La NASpI ha requisiti specifici, come la perdita involontaria del lavoro e un certo numero di contributi versati. In passato, l’indennità di disoccupazione funzionava con regole diverse, spesso meno articolate.
- Durata e Importo: La NASpI ha una durata massima di 24 mesi e il suo valore è calcolato sulla retribuzione media, con una riduzione progressiva. Le vecchie indennità di disoccupazione avevano durate e importi diversi, generalmente inferiori rispetto alla NASpI.
- Altre forme di sostegno: Oggi, oltre alla NASpI, esistono altri strumenti di sostegno, come la Dis-Coll (per collaboratori e lavoratori atipici) e il Reddito di Cittadinanza per chi si trova in difficoltà economica.
Come Fare Domanda per la NASpI
Se ritieni di averne diritto, la domanda per la NASpI si presenta online, direttamente sul sito dell’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale). Anche se può sembrare complicato, il sito INPS offre una procedura guidata che rende la domanda piuttosto intuitiva. In alternativa, puoi rivolgerti a un patronato o a un intermediario autorizzato, che ti aiuterà a compilare e inviare la richiesta.
L’importante è rispettare i tempi: la domanda va presentata entro 68 giorni dalla perdita del lavoro. Una volta accettata, l’indennità viene versata mensilmente.
NASpI e Altri Sostegni: Quale Scegliere?
Oltre alla NASpI, oggi esistono anche altre forme di sostegno per chi è senza lavoro. Se, ad esempio, sei un collaboratore o un lavoratore con contratti atipici, potresti avere diritto alla Dis-Coll, che funziona in modo simile alla NASpI, ma è dedicata a chi non è un lavoratore dipendente tradizionale. Inoltre, chi è in condizioni economiche difficili può richiedere il Reddito di Cittadinanza, un’altra forma di supporto che prevede però un’integrazione con percorsi di inserimento lavorativo.
Pensiero Finale
Essere senza lavoro è un momento delicato, e sapere di poter contare su un sostegno come la NASpI può fare una grande differenza. Capire come funziona, quali sono i requisiti e come fare domanda ti permette di affrontare questo momento con più tranquillità e di concentrarti sulla ricerca di nuove opportunità.