Assemblea Pubblica: ILVA | Lavorare per morire? La salute non si contratta | sabato 29 h.16
sabato 29 settembre h.16 Assemblea Pubblica
ILVA | Lavorare per morire? LA SALUTE NON SI CONTRATTA
Che cos’è piu’ nobile,soffrire nell’animo per i sassi e i dardi scagliati dall’oltraggiosa fortuna,o impugnare le armi contro un mare di affanni e combatterli fino a farli cessare? Morire, dormire.
Hamlet
Il 29 settembre al Teatro Valle Occupato parliamo insieme dell’ Ilva.
Molti politici, esperti, giornalisti e tuttologhi hanno preso parola analizzando troppo superficialmente il problema e soprattutto senza proporre soluzioni efficaci.
Al Teatro Valle Occupato crediamo che solo partendo dai cittadini, dai lavoratori e quindi dal basso si possa intraprendere una strada capace di invertire radicalmente la rotta e crediamo che sia fondamentale in questi casi ripartire da dati esatti.
L’Ilva scuote. L’Ilva scalpita. L’Ilva è un impianto vecchio obsoleto che la classe dirigente ha svenduto ai privati e che i Riva hanno deciso di sfruttare fino ad esaurimento.
L’Ilva esiste. L’Ilva è un problema reale. Serio.
È una bilancia che non perdona. Un peso due misure. Un ricatto.
Salute, lavoro.
Il 29 ottobre convochiamo un’assemblea nazionale sul tema dell’Ilva invitando il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, persone competenti in materia e tutti gli esseri umani che hanno a cuore il futuro delle loro città e della propria esistenza.
PARTECIPANO
-Silvia Naccarati | Comitato Lavoratori Liberi e Pensanti -Francesca Naccarati | Comitato Lavoratori Liberi e Pensanti -Emiliano Ponzio | Comitato Lavoratori Liberi e Pensanti
-Lidia Giannotti | PeaceLink -Luciano Manna | PeaceLink
-Giuseppe De Marzo | Asud
-CollettivoLab_Aut | Barletta -Teatro Valle Occupato
salve,sono un lavoratore dello stabilimento e un cittadino della città di taranto.Faccio inanzitutto i complimenti al gruppo del comitato perchè grazie alle loro conoscenze in materia e il loro coraggio siamo arrivati a una svolta epocale, poi lancio un’idea su un cambiamento di sicuro successo…. Il punto sarebbe propio il cambiamento che fa paura alla città e i suoi commercianti con il terrore di veder chiudere le loro attività, e per gli operai di perdere il loro posto di lavoro..Faccio una premessa due conti e arriviamo al punto!!! ILVA a Taranto ha un fatturato annuo di circa 8 miliardi di euro(dichiarati dal presidente) con un portafoglio clienti assicurato, Dunque il ladro è tenuto a rimborsare una parte del portafoglio per pagare i danni alla città.In un secondo momento il ladro sarà costretto a bonificare riconvertendo il tutto in green economy… coinvolgendo anche la raffineria a cambiare rotta,e in collaborazioni i ladri (marina da una parte e aziende dall’altra)provvederanno alla bonifica totale del mar piccolo, bonifica intesa come: svuotamento completo delle acque dell’insenatura e pulizia completa dei fondali riportando all’immediata ripresa dell’allevamento della mitilicoltura.Per avere questo cambiamento di sicuro successo io propongo un licenziamento di massa dichiarandoci parte civile per costringere i vertici aziendali a pagare il conto e questa l’unica alternativa per dare sostegno alla magistratura.
salve,sono un lavoratore dello stabilimento e un cittadino della città di taranto.Faccio inanzitutto i complimenti al gruppo del comitato perchè grazie alle loro conoscenze in materia e il loro coraggio siamo arrivati a una svolta epocale, poi lancio un’idea su un cambiamento di sicuro successo…. Il punto sarebbe propio il cambiamento che fa paura alla città e i suoi commercianti con il terrore di veder chiudere le loro attività, e per gli operai di perdere il loro posto di lavoro..Faccio una premessa due conti e arriviamo al punto!!! ILVA a Taranto ha un fatturato annuo di circa 8 miliardi di euro(dichiarati dal presidente) con un portafoglio clienti assicurato, Dunque il ladro è tenuto a rimborsare una parte del portafoglio per pagare i danni alla città.In un secondo momento il ladro sarà costretto a bonificare riconvertendo il tutto in green economy… coinvolgendo anche la raffineria a cambiare rotta,e in collaborazioni i ladri (marina da una parte e aziende dall’altra)provvederanno alla bonifica totale del mar piccolo, bonifica intesa come: svuotamento completo delle acque dell’insenatura e pulizia completa dei fondali riportando all’immediata ripresa dell’allevamento della mitilicoltura.Per avere questo cambiamento di sicuro successo io propongo un licenziamento di massa dichiarandoci parte civile per costringere i vertici aziendali a pagare il conto e questa l’unica alternativa per dare sostegno alla magistratura.