Dal Teatro Marinoni del Lido di Venezia al Teatro Coppola di Catania c’è un paese che si riappropria degli spazi comuni per prendersene cura e autogovernarli dal basso, reinventando modelli artistici, giuridici ed economici. L’epidemia della rivolta culturale compie l’ennesimo passo verso una cultura fatta da persone e non da numeri.
La crisi della rappresentanza non è più un’opinione ma un dato reale, le mobilitazioni permanenti in corso nel paese ne sono dimostrazione tangibile e allo stesso tempo tappe di un percorso che giorno dopo giorno costruisce l’alternativa.
Il Teatro Valle Occupato sostiene le lavoratrici e i lavoratori siciliani della cultura e dello spettacolo che questa mattina hanno occupato il Teatro Coppola di Catania e invita tutti a rendersi parte attiva di questa rivoluzione.
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