COMUNICATO STAMPA
VACANZA CULTURALE
Abbiamo toccato il fondo.
Roma, 3 luglio 2014
1.
Anche questa estate il Teatro Valle non chiude. Anzi, spalanca le porte.
Con l’estate si inaugura una nuova sperimentazione: il Teatro Valle Occupato diventa centro di creazione e di sostegno alla produzione attraverso un programma di residenze artistiche. Dopo anni di tagli alla cultura, ai teatri e ai festival, è sempre più difficile per gli artisti trovare dei contesti in cui sviluppare il proprio lavoro: la sfida che vogliamo affrontare è sviluppare le attività del Valle sul modello dei centri di produzione europei per le arti contemporanee, coniugando teatro di ospitalità e teatro di produzione, di creazione, di ricerca. L’anno appena trascorso è stato ricchissimo di spettacoli, proiezioni, proposte di formazione per professionisti e pubblico: sempre più il Teatro Valle Occupato sta diventando un punto di riferimento per moltissimi artisti e operatori sia a livello nazionale sia internazionale. Nella situazione di estrema difficoltà in cui versa la cultura nel nostro Paese, si è fatto casa di progetti altrimenti irrealizzabili.
Si è iniziato con la residenza di Davide Enia e Silvia Giambrone (26 > 30 giugno) con la terza tappa del progetto di scrittura Il senso di una detonazione; dal 30 giugno al 6 luglio saremo ospiti al Museo di Arte Contemporanea di Vojvodina a Novi Sad (Serbia) per FACK MSUV che convoca una comunità artistica internazionale sui temi di arte, attivismo e istituzioni partecipate; contemporaneamente è in residenza al Teatro Valle Occupato la mise en espace Balls, testo di Aram Kian con regia di Andrea Collavino: il testo è stato scritto durante il laboratorio di drammaturgia Crisi condotto da Fausto Paravidino che si tiene al Teatro Valle Occupato da ormai due anni.
Dal 7 al 9 luglio proponiamo CROCIERA_Roma Teatro Valle, un laboratorio aperto di Strasse – formazione milanese emergente, che arriva a Roma per la prima volta e che lavorerà sia in teatro sia in contesto urbano. Dall’8 al 13 luglio continua il progetto di formazione per maestranze Nave Scuola, attivo dall’inizio dell’occupazione, con un laboratorio di fonica. Nel mentre, dal 9 all’11 luglio è in residenza il progetto La costruzione di una cosmologia vol. 3 – terza tappa dopo Napoli e il MAAM (Roma) – che coinvolge molti artisti della scena contemporanea e si prefigge di definire sia gli artisti non solo come individualità, ma come figure che hanno un ruolo in un contesto socio-culturale che è altamente “politico”, sia l’identità dell’arte italiana di questo momento storico e le problematiche che affronta. Il 14 luglio prosegue la formazione con la Masterclass di Juan Carlos Corazza, regista, docente e coach di molti attori di cinema (tra cui Javier Bardem), autorità indiscussa in Spagna nella formazione dell’attore. Luglio è anche il mese delle produzioni del Teatro Valle Occupato: Rabbia #8, la writing production machine, a cura di Cristian Ceresoli e gli occupanti del Valle è in residenza dal 15 al 20 del mese, mentre Rabbia #9 dal 21 al 25 è a Arti Vive Festival, Soliera (Modena); Tutto il nostro Folle Amore l’inchiesta performativa modulare creata da alcuni artisti del Teatro Valle Occupato, ispirata a Pier Paolo Pasolini, è il 5 luglio a iFest, festival di cultura e musica indipendente a piazza Sempione a Roma, e il
27 luglio a Arti Vive Festival, Soliera (Modena). Non dimentichiamo i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria cui è dedicato il periodo dal 28 luglio al 3 agosto con la lamatura del palcoscenico.
Le prime due settimane di agosto sono invece dedicate al sostegno di artisti emergenti o a opere in progress: abbiamo scritto una open call, una chiamata aperta, spalancata. Un programma di due residenze creative che vuole essere un primo esperimento volto a coinvolgere nella vita e nel progetto del Teatro Valle Occupato artisti provenienti da varie discipline.
Dal 18 agosto fino al 22 settembre è protagonista la prima produzione teatrale del Teatro Valle Occupato, Il Macello di Giobbe di e per la regia di Fausto Paravidino, nata nell’ambito del laboratorio di drammaturgia Crisi. Questo periodo è dedicato all’allestimento dello spettacolo, a laboratori collegati alla sua realizzazione e, infine a prove aperte al pubblico, nell’ottica di una formazione permanente. Il debutto nazionale dello spettacolo è previsto il 23 settembre al Teatro Valle Occupato, dove rimane in scena per tre settimane, quello internazionale il 15 ottobre al prestigioso Bozar – Le Palais des Beaux-Arts (Bruxelles).
Dal 3 al 4 ottobre è in residenza al Valle Isola Art Center di Milano, centro di artisti, curatori e cittadini, che dal 2003 lavora alla riconversione dell’edificio industriale della “Stecca degli artigiani” in un Centro per l’arte contemporanea, ormai affermato a livello internazionale. La residenza si colloca all’interno di The Independent, progetto triennale del Maxxi di Roma dedicato alla promozione di spazi indipendenti.
2.
La domanda che spesso risuona è: perché il Teatro Valle è ancora occupato?
Perché nella pigrizia culturale nella quale sembra vivere ormai con rassegnazione il nostro Paese, le ragioni di questa occupazione sono oggi ancora più valide.
Inoltre, in 3 anni di occupazione le istituzioni di riferimento hanno fatto orecchie da mercante, rifiutando sistematicamente un dialogo con questa esperienza.
Prendiamo atto che da un po’ di tempo a questa parte, intorno a questa occupazione, si è scatenato un feroce dibattito. Improvvisamente il Valle sembra essere diventato la causa o la cura di tutti i mali. Ma la domanda è: le Istituzioni hanno voglia di confrontarsi seriamente con il modello – sperimentale e tutt’altro che perfetto, certo, ma premiato e studiato in tutto il mondo per i suoi aspetti innovativi – che il Valle propone? Oppure si ritiene che l’unico modo per finanziare la cultura sia quello dell’estromissione del pubblico come sostiene il nostro sindaco?
Che fine ha fatto il fantomatico rapporto di giunta sul Teatro Valle Occupato, frutto dell’unica interlocuzione istituzionale con la dimissionaria Assessora alla cultura di Roma Flavia Barca? Verrà mai reso pubblico?
Crediamo che nella logica della trasparenza, più volte invocata dal Sindaco Marino nel corso della sua campagna elettorale, sia opportuno comunicare ai cittadini il risultato di quel processo.
O forse il clamore mediatico e politico sull’affaire Valle è solo un modo per spostare l’attenzione dalla drammatica situazione del sistema culturale?
3.
Mentre in Francia gli intermittenti dello spettacolo e della cultura a fronte del restringimento dei propri diritti infiammano l’estate con scioperi, irruzioni, manifestazioni eclatanti e probabili blocchi a festival, trovando l’appoggio dell’intera comunità artistica e dei cittadini, in Italia si continua a ignorare la situazione di collasso. Gli artisti e gli operatori restano ai margini del dibattito politico senza riuscire a trovare un piano di autentico confronto e di collaborazione. I partiti sostengono il valore della cultura solo in campagna elettorale, per poi attuare politiche di tagli e privatizzazioni.
In questa nuova fase storica nella quale, ci dicono i giornali, l’Italia è tornata a essere di sinistra, ogni forma di protesta viene immediatamente stigmatizzata come azione violenta, provocando l’indignazione di tanta gente perbene che si turba se qualcuno non paga le bollette, ma rimane indifferente di fronte allo sfruttamento del lavoro, alla chiusura di teatri e musei e alla svendita del patrimonio culturale.
A nostra memoria le proteste non sono mai state garbate o politicamente corrette e la difesa di diritti legittimi ha portato a infrangere regole per scriverne di nuove che sapessero accogliere desideri e bisogni di cittadine e cittadini. Basta con il legalismo!
4.
La nostra ‘protesta’, la nostra attività artistica e politica, scaturisce dal desiderio di proporre un’alternativa reale e concreta a questo sistema fallimentare. Sperimentiamo modi nuovi di gestire uno spazio pubblico per cercare insieme forme che consentano di reagire alla crisi economica senza tagliare e chiudere ma aprendo e moltiplicando.
In mancanza totale di sostegno e garanzie sociali, nella totale precarietà generata dalla riforma Fornero e aggravata in prospettiva dal Jobs Act, il Teatro Valle Occupato – pur nell’attuale assenza di finanziamento pubblico – sperimenta delle soluzioni concrete sostenendo economicamente gli artisti: pagando il lavoro, il diritto all’autore, il vitto, l’alloggio, coprendo il 50% delle spese di viaggio, costituendo una cassa mutualistica, occupandosi direttamente della comunicazione e della tecnica. Un modello economico discusso e costruito insieme agli artisti basato sulla cooperazione.
Un teatro sostenibile con il teatro.
CALENDARIO ESTATE
– 26 > 30 giugno Davide Enia + Silvia Giambrone Il Senso di una Detonazione cap.3| Residenza
– 30 giugno > 6 luglio FACK MSUV, Novi Sad (Serbia) | ExtraValle
– 1 > 6 luglio Balls | residenza con mise en espace conclusiva il 6 luglio, ore 21.00
– 5 > 9 luglio Strasse CROCIERA_Roma Teatro Valle | Formazione
– 8 > 13 luglio Laboratorio di fonica | Navescuola | Formazione
– 9 > 11 luglio La costruzione di una cosmologia vol.3 | Residenza
– 14 luglio Juan Carlos Corazza Libertà e definizione nel lavoro dell’attore | Formazione
– 15 > 20 luglio Rabbia#8 | residenza |produzione
– 21 > 25 luglio Rabbia#9 @ Arti Vive Festival, Soliera (MO) | Produzione | extraValle
– 27 luglio Tutto il nostro Folle Amore @ Arti Vive Festival, Soliera (MO) | Produzione| ExtraValle
– 4 > 17 agosto Open Call | residenza
– 18 agosto > 22 settembre Allestimento Il Macello di Giobbe | Produzione | Formazione
– 23 settembre > 12 ottobre debutto Il Macello di Giobbe
– 4 ottobre Isola Art Center di Milano | Residenza
– 15 ottobre debutto internazionale de Il Macello di Giobbe presso Bozar – Le Palais des Beaux-Arts (Bruxelles)
Temo non serva a niente… comunque non voglio far mancare la mia adesione alla vostra sacrosanta iniziativa. Se posso essere utile… sono totalmente a vostra disposizione.
Luigi Lunari