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14 Gen

Diamo corpo al comune – INCONTRO PUBBLICO con Stefano Rodotà e Christian Marazzi – Sabato 14 gennaio h.16

  

 

“Ci si sforza, con spinte successive,
di decollare da terra, 
ma nella fase che segue ci s’innalza realmente
al di sopra di essa, 
sotto il dominio di forze centrifughe
che trionfano sulla gravità” 

Paul Klee

 
 


diamo corpo al comune

per un’istituzione dell’imprudenza

SABATO 14 GENNAIO

h. 16 

INCONTRO PUBBLICO

Presentazione della fondazione Teatro Valle Bene Comune con la complicità di
Stefano Rodotà, giurista e estensore dei quesiti referendari sull’acqua

e Christian Marazzi, economista.

 

Crisi, crisi, crisi… un leitmotiv che non è solo vuoto ritornello, ma occasione da tempo di riflessione, dibattito e re-azione. Una parola avvincente soprattutto per chi crede che per uscire dalla crisi non serva dare più soldi alle banche, né siano risolutivi i piani di austerità o le liberalizzazioni. Crisi: un concetto da destrutturare e rileggere per immaginare dei modelli alternativi: sociali, economici e politici. Una parola dinamica, che può e vuole essere risignificata da chi rischia con i propri corpi e i propri desideri lo sbilanciamento dell’imprudenza.

 

*Dalla governance dell’austerity all’autogoverno del comune: la pratica dei beni comuni può essere un momento costituente sia di una nuova forma di politica sia di modelli economici alternativi?

*Le pratiche dei beni comuni e la loro potenziale diffusione possono essere un elemento che mette in crisi – appunto – un meccanismo di sistema?

*Come inquadrare in un assetto più globale l’esperienza del Teatro Valle Occupato e che impatto può avere?

*Quanto le istituzioni sono permeabili ad essere modificate dal basso – e di conseguenza, come può crescere la nostra esperienza per incidere realmente sulle istituzioni?

 

“Non siamo di fronte ad una questione marginale o settoriale, ma ad una diversa idea della politica e delle sue forme, capace non solo di dare voce alle persone, ma di costruire soggettività politiche, di redistribuire poteri. È un tema “costituzionale”, almeno per tutti quelli che, volgendo lo sguardo sul mondo, colgono l’insostenibilità crescente degli assetti ciecamente affidati alla legge “naturale” dei mercati.” (Stefano Rodotà)

 

“Le forme e gli obbiettivi di lotta “dentro e contro” il capitalismo della crisi sono contemporaenamente locali e globali: imposizione dal basso, collettivamente, delle regole per governare i mercati e il sistema finanziario, mobilitazione sociale per rilanciare politiche di investimento nei servizi pubblici, nella formazione e nel welfare, creazione di impieghi pubblici per la conversione energetica, rifiuto della defiscalizzazione degli alti redditi, rivendicazione del diritto al salario, all’occupazione e al reddito sociale, costruzione di spazi di auto-determinazione. Ma il primo passo per costruire nuovi paradigmi alternativi, nuove forme di governo del comune, è tutto soggettivo. Qui non ci sono ricette predefinite, c’è solo la dura consapevolezza che qualsiasi fututro dipende da noi”. (Christian Marazzi) 

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5 Responses to Diamo corpo al comune – INCONTRO PUBBLICO con Stefano Rodotà e Christian Marazzi – Sabato 14 gennaio h.16

  1. Laura Bruno 14 gennaio 2012 at 04:44 #

    Resistere o dimettersi.
    Mi torna in memoria.. “Lettera di dimissioni”.. romanzo di Valeria Parrella.

    – Un romanzo di formazione, privato e civile allo stesso tempo. E’ la storia di Clelia, genitori comunisti, gli anni dell’università passati nei centri sociali, la passione per il teatro che diventa carriera e il compromesso -forse inevitabile- con una società lontana anni luce da quegli ideali che erano così puri, così radicati in lei. Arrivando ad allontanarsi da sé stessa, scegliendo il male minore, fino a consegnare la lettera di dimissioni.
    La storia di Clelia è anche la storia di un’Italia alla deriva, costellata di piccole sofferenze, dalle USL che diventano ASL agli scempi architettonici, e di una sinistra ormai perduta. Cosa lega questi due cambiamenti, uno privato e uno sociale?
    Clelia non è una eroina, è una donna normale. Per questo facilmente cadrà nella trappola tesa sia dalla destra che dalla sinistra… /…
    Poi c’è Napoli, di Napoli si dice “quella meraviglia che sarebbe potuta essere e mai è stata”, infatti di Napoli io avverto sempre questa sensazione, una vocazione profonda alla bellezza e uno scempio costante di essa. –

  2. Laura Bruno 15 gennaio 2012 at 05:01 #

    Sono arrivata in ritardo, verso la fine… ma la battuta finale di Stefano Rodotà su Wilhelm Reich, è stata lungimirante! Ovvero: – … ” La sessualità Costituente” … –

    • SINAGUA 15 gennaio 2012 at 13:45 #

      Non era Stefano Rodotà ma Christian Marrazzi
      che rigraziamo ancora per averci illustrato e analizzato sotto un profilo filosofico l’attuale condizione dell’economia europea.
      Grazie ancora a Ugo Mattei e Christian Marrazzi

      • Laura Bruno 16 gennaio 2012 at 05:21 #

        Ops! Che figura di M…! Vivo da una vita mio malgrado …, fuori dal mondo. (a questo porta l’isolamento forzato e non scelto). e.. poi, l’ho sempre detto, che non mi intendo di Politica, Economia e Finanza! (forse un tempo… un pò di Arte e Scienza).
        Grazie per la segnalazione, in effetti, avevo proprio il dubbio … che non fosse Lui, S. Rodotà, e a lanciare tale provocazione!

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  1. Era venerdì 13. Ha inizio il programma di costituzione della Fondazione Teatro Valle bene comune | androidelupanoide - 30 aprile 2014

    […] di rilievo: dapprima alle 16 nell’incontro pubblico di presentazione della fondazione diamo corpo al comune con gli interventi di Christian Marazzi e Stefano Rodotà. Alle 21 invece è stata la volta di – […]

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