ECF
Premio PRINCESS MARGRIET
PRINCESS MARGRIET AWARD
Sesta edizione – 18 marzo 2014
L’ECF – European Cultural Foundation – il 18 marzo 2014 assegnerà per la prima volta il Premio Princess Margriet a una realtà italiana: il Teatro Valle Occupato, a dispetto del clima pesante e intimidatorio che in Italia si coagula attorno a questa esperienza e il silenzio preoccupante delle istituzioni e della politica, è guardato in Europa come un esempio di sperimentazione artistica e politica per costruire e difendere la cultura come bene comune.
#iostocolvalle | Un articolo di Tomaso Montanari sul premio ECF | Streaming della Cerimonia
Ecco la traduzione dell’annuncio del riconoscimento del premio apparso sul sito dell’ECF: http://www.culturalfoundation.eu/pma6
La European Cultural Foundation è lieta di annunciare i nuovi vincitori del Premio Princess Margriet per il 2014 – il Teatro Valle Occupato di Roma e Teodor Celakoski di Zagabria. La sesta edizione del Premio Princess Margriet sarà presentata in una cerimonia ufficiale al Centro di Belle Arti BOZAR di Bruxelles il 18 marzo 2014.
“Il Teatro Valle Occupato e Teodor Celakoski sono di grande ispirazione per tutti coloro che lottano contro l’ondata di misure di austerità e privatizzazione che minacciano la sostenibilità di istituzioni culturali il cui fiorire è cruciale per la vita artistica e di comunità. Vediamo di nuovo che forme di azione collettiva basate sulla responsabilità condivisa presentano modelli innovativi ed alternativi in molte sfere, non solo in quella della cultura. C’è bisogno che questo venga riconosciuto, festeggiato e sostenuto.”
— Rana Zincir Celal, Membro della giuria
“Sono esattamente le condizioni precarie avvertite dai paesi colpiti più fortemente dalla crisi finanziaria che Teodor Celakoski e i collettivi con cui lavora e il Teatro Valle Occupato stanno cercando di superare. Per molti paesi, questi nuovi modelli di collaborazione, per non parlare di auto-organizzazione, culturale, sono modi di guidarci fuori dall’impasse. Il futuro delle istituzioni culturali e dei creatori di cultura sarà determinato da queste iniziative, e la questione dei beni comuni, che ha implicazioni politiche oltre che artistiche, è un messaggio di solidarietà molto importante.”
— Chris Dercon, Membro della giuria
Nel 2011 il Teatro Valle Occupato ha salvato il teatro più antico d’Italia da un futuro incerto occupandolo. Da allora, il collettivo aperto formato da attori, registi, tecnici e cittadini ha trasformato lo spazio in uno dei più innovativi luoghi culturali d’Europa, rinvigorendo la vita culturale nel cuore di Roma. Il gruppo si concentra nel tenere il Teatro Valle vivo ed accessibile a tutti utilizzando processi decisionali non gerarchici per promuovere una maggiore partecipazione democratica.
Costruendo e difendendo la cultura come attività in comune, questa comunità ispira iniziative simili in tutta Europa. La giuria ha scelto di premiare il Teatro Valle Occupato a riconoscimento della sua energia collettiva nel rendere la cultura uno spazio a cui la gente si possa unire, in cui la cultura diventa un processo che produce nuovi valori e nuove forme di vita sociale.
Guidato dall’idea che la cultura può essere un agente di trasformazione, Teodor Celakoski ha unito e mobilitato una vasta platea di cittadinanza per esplorare nuove forme di azione pubblica. Tra le sue iniziative chiave c’è il Multimedia Institute con il suo centro culturale MaMa, snodo di varie comunità focalizzate sulla cultura digitale, diritti umani e teoria critica; Clubture, una piattaforma collaborativa che connette organizzazioni culturali indipendenti in Croazia; e Diritto alla Città (Pravo na Grad), una coalizione che impegna cittadini e comunità contro la privatizzazione di spazi comuni urbani. La giuria ha descritto Celakoski come una figura centrale nel dare forma alla scena culturale indipendente in Croazia e lo ha encomiato per il suo impegno nel rendere possibili dei processi democratici reali.
Andando oltre le sfere tradizionali della cultura, Teodor Celakoski e il Teatro Valle Occupato ci mostrano come forme di azione collettiva possono tangibilmente influenzare una sfera civile più ampia. Mentre la crisi economica porta a tagli di budget pubblico in molti paesi, cittadini e collettivi. Si mobilitano per creare alternative alle ortodossie neoliberali. La scelta della giuria internazionale è molto in linea con il focus tematico dell’ECF sul ruolo che gioca la cultura nell’impegnare le persone ad esercitare all’interno delle loro comunità nuove possibilità di partecipazione democratica.
La giuria della sesta edizione del premio ECF Princess Margriet Award è composta da:
- Bojana Cvejic, Teorica e coreografa, Brussels/Belgrade
- Rana Zincir Celal, Manager della programmazione, Columbia Global Centers | Turchia e membro del consiglio esecutivo, Anadolu Kultur
- Chris Dercon, Direttore, Tate Modern, London
- Christian Esch, Diretore, NRW Kultursekretariat, Wuppertal
- Els van der Plas, Direttore generale, Muziektheater, Amsterdam
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