Prima Assemblea dei Soci Fondatori 15 giugno 2012
Estratti della prima assemblea dei soci fondatori.
Divisi in gruppi che si sono ritrovati nei palchetti del Teatro Valle, in un primo momento si è ragionato insieme, occupanti e soci fondatori, sulle motivazioni che hanno spinto entrambi, in un caso ad occupare un posto, nell’altro ad aderire ad una proposta di costruzione di un’istituzione dal basso che segua all’occupazione.
In un secondo momento, dall’elaborazione dei singoli, sono stati estratti i progetti, le idee, i desideri (4 per gruppo) sul futuro del Teatro Valle.
IO OCCUPO PERCHE’:
A) coltivando con amore il giardino, arrivano le farfalle
NOI FONDIAMO PERCHE’
1- relazioni contro-egemoniche
2- democrazia dal basso (cucine della cultura)
3- scambi culturali-Formazione Permanente
4- modello di autogestione economica svincolato dal sistema politico/partitico
5- salvare questo spazio dalla privatizzazione
B) voglio fare succedere quello che desidero
1- da musicista vorrei che l’orchestra – invece che il sovrintendente di turno – gestisse il “mio” teatro
2- da professionista del settore vorrei escludere i partiti politici da tutte le forme d’arte
3- perché auspico un cambiamento vero rispetto alla gestione corrente
4- solidarietà e sostegno. necessità di ridisegnare il rapporto tra desideri e bisogni
C) perché ci credo e perché abbia un senso
1- ho bisogno di sentirmi parte di un processo di cambiamento
2- penso sia un’esperienza unica da fare almeno una volta nella vita
3- è il momento di innovare e rifondare
4- per un teatro partecipato da operatori, pubblico e comunità, per creare cultura
5- perché un teatro storico come il valle non può rischiare di diventare un bistrot
e per dare spazio a tutte le forme d’arte
D) l’importante è partecipare
1- per esprimermi
2- per ricreare un teatro vivo
E) il cambiamento passa di qui
1- per essere la prima cellula di un nuovo corpo
2- questi processi si devono radicare e moltiplicare
3- mi piace la compagnia
4- deve diventare uno spazio agito
5- un altro mondo è possibile e ogni utopia è una nostra possibile realtà
F) perché come se fosse antani
1- voglio che il valle sia aperto ed è un’occasione per esercitare i propri doveri
2- non sopporto che sia in bilico e con la fondazione gli si dà una legittimazione
3- diventare socia fondatrice mi costringe alle mie responsabilità
G) cerco dignità e rispetto come lavoratore
1- per ricercare la dignità di cittadino e lavoratore non manovrato dal sistema
2- abbiamo apprezzato la sfida di giovani lavoratori dell’arte ai soliti burocrati dell’amministrazione
pubblica
3- perché siamo contro la privatizzazione
H) si è rotta la TV
1- facevo la tv
2- sapere libero
I) partecipazione=cabiamento
1- incentivare la lotta (non armata)
2- spendersi in prima persona
3- ripartire dalle idee
4- agire direttamente, non delegare
5- strappare con i denti gli spazi
6- quando le cose le fai insieme sei già in un mondo più bello
7- scambio, confronto, per non avere teche culturali
L) per immaginare un’alternativa
1- vogliamo creare un bene comune di attività culturali e politiche per cambiare in meglio lo stato delle cose presenti
2- per riprenderci ciò che è nostro di diritto
3 – per ricreare una comunità a partire da individui risvegliati e uscire da questo stato di sonnolenza
e inventare un nuovo linguaggio
IL VALLE CHE VORREI
1- io penso al linguaggio della musica insieme alla danza
2- un luogo di scambio con i teatri del mondo
1- con minime gerarchie
2- un teatro nave scuola: formazione del pubblico e degli artisti sempre al centro
3- centro d’innovazione drammaturgica in tutte le sue forme
4- teatro trasparente nelle sue declinazioni
1- crea un circuito di distribuzione per tutte le realtà che hanno difficoltà ad esprimersi
2- ci fa sentire a casa e partecipi
3- non si piega alle logiche del mercato
4- offre formazione accessibile a tutti, dal cittadino all’addetto ai lavori
1- stagione per i bambini
2- che esca e vada nei quartieri periferici
3- che diventi un’isola pedonale ed ecologica
4 diventi luogo di formazione, aperto sempre, notte e giorno, ci sia una biblioteca
e un momento di ascolto del teatro
1- varie forme d’arte e che sia un centro di creazione e sperimentazione
2- biglietto politico a 11 euro, aperto anche ai contributi propri di ognuno (che può variare a seconda
delle risorse impegnate per l’occasione)
3- che dalla sperimentazione riesca a tirare fuori nuove forme d’arte e nuovi talenti
4- compensi omogenei per lavoratori interni (artisti e tecnici) e cache prestabilito e simbolico con rimborsi,
spese (diarie) per artisti di fama esterni
1- trasparenza della gestione (amministrazione e programmazione)
2- accessibilità e confronto
3- formazione permanente e continua (con attenzione a infanzia e adolescenza)
4- mi permetta di vedere la scena contemporanea italiana e internazionale (con attenzione alle istanze
non occidentali)
1- politica economica trasparente nella gestione e nella progettualità
2- luogo di sperimentazione e formazione, aperto a tutti, di carattere artistico, civico e sociale
3- un posto dove le persone coinvolte lavorativamente e artisticamente siano felici di quello che fanno
4- che la programmazione sia il più possibile aperta ai diversi generi
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