Teatro Valle Occupato
19/20/21/22 ottobre
Corso base di illuminotecnica
a cura di Hossein Taheri
Un lavoro d’insieme su come illuminare la scena. Partendo dalle idee sviluppate in questi mesi al Valle e dalla pratica di spettacoli a zero budget di questi ultimi anni, si può arrivare a concepire un prontuario di ‘guerriglia luminosa’ per cominciare a mettere le mani sulle luci teatrali, e non solo, senza troppi tecnicismi. Certo conoscere i materiali e gli elementi del gioco è fondamentale. Con la corrente elettrica non si scherza, sulla scala non si scherza, appendere ferro pesante sulla testa del pubblico e degli artisti non è uno scherzo. Ma l’ illuminotecnica è un grande gioco creativo che contribuisce con macchinisti e fonici al miracolo dell’armonia organica della macchina teatrale. Come tutti i veri artigianati è un mestiere che si apprende solo con la pratica concreta e assistita. Poi si innesta la passione. E’ sempre la scena a scegliere, selezionando, tra i molti aspiranti, solo chi vive di dedizione completa, di ossessione artistica, di trance creativa. Non illudetevi mai di poter scegliere voi il mestiere che vi accingerete a conoscere! E allora come venire a capo di mezzi elettro-meccanici che si frappongono al nostro sogno o delirio visionario? Come evitare di gongolare sulle proprie intuizioni mentre si lavora a dieci metri di altezza in bilico sulla scala? Come districarsi tra mille cavi a cinque minuti dal debutto? Come scegliere il pezzo giusto al momento giusto tra le urla di attori e registi?
Partiamo dal Teatro Valle che è l’esempio di una macchina perfetta e di spazi a misura di ogni creatività e ambientiamo qui il nostro apprendistato e la presentazione dei compagni di lavoro umani e meccanici.
Farete la conoscenza della bizzosa e indomabile corrente elettrica, dell’umorale dimmer, della vanitosa Consolle Luci, del’amico fidato PC, dell’esuberante PAR, del puntiglioso Sagomatore, dell’obeso Domino..
Passaggi del lavoro d’insieme:
Come conoscere nell’intimo il proprio materiale di lavoro: la corrente elettrica, volt, ampere, watt, 220, 380, i potenziometri, la regolata, il neutro, le fasi, gli allacci, i cavi, i ritorni…
Come armare un’Americana (senza riferimenti politici!): tecniche e necessari accorgimenti, fruste, ancoraggi, sicure, disposizione proiettori.
Come scegliere i pezzi: tutti i proiettori in dotazione al Valle e non solo; la cura necessaria, la manutenzione, il lavoro specifico di ogni fonte luminosa, il puntamento, la meccanica.
Come sopravvivere ai montaggi: la signora scala, la collaborazione con i colleghi, le dotazioni di sicurezza, i pericoli dietro l’angolo, maneggiare i cavi, i proiettori, la corrente.
Come guardare una scena: studio di come ‘significare’ con la luce un’azione teatrale; il valore dell’intuizione; le linee direttrici delle fonti luminose; lo stato d’animo evocato dalla scena e la sua esaltazione o negazione o ribaltamento attraverso la luce.
Come organizzare il proprio materiale: potenzialità espressiva di quello che abbiamo in dotazione; pieno sfruttamento dei mezzi; miscelatura delle fonti; colori, intensità; l’indispensabile e il superfluo, priorità dei segni nelle scelte.
Come realizzare i propri progetti luminosi: valore assoluto del puntamento; cognizione dettagliata dei materiali di lavoro, tempistiche di allestimento, lavoro d’insieme e suddivisione dei compiti, sicurezza.
Con 16 ore (mercoledì, giovedì,venerdì e sabato per il primo montaggio insieme) possiamo cominciare ad avere un livello iniziale buono. Saremo ‘veloci e concreti’ quanto necessario.
ORARI: mercoledì e venerdì h.10.30-15 ; giovedì h.18-21; sabato h.9-15 (primo allestimento insieme per lo spettacolo serale)
Partecipazione obbligatoria all’ intero corso per un massimo 15 partecipanti.
Vi ricordiamo che siamo in occupazione, tutti i workshops che fanno parte della Nave/Scuola sono a sottoscrizione libera…grazie!
Per iscriversi: e-mail navescuola.tvo@gmail.com
Il corso è comunque aperto agli uditori.
*Bollino etico
Nell’ambito della preparazione tecnica i partecipanti hanno l’opportunità di praticare quanto appreso nelle ore di corso durante le attività artistiche che l’occupazione promuove.
Vi invitiamo a partecipare attivamente alla convivenza sociale, nel rispetto del luogo teatro e dei suoi occupanti.
Mannaggia…ho appena scoperto di avere un impegno di lavoro in quei giorni.
Verrà riproposto, vero???
daiiii 😀
Un plauso alla gente del Teatro e alle loro lotte. Arte e professionalità che non devono essere ignorate e cancellate.
Chi può ancora scrivere, studiare e credere che valga la pena d’investire nel Teatro e per il Teatro. Luogo di cultura e di socialità, a contatto vivo con la gente.
Me ne sono accorta troppo tardi! Riproponetelo vi prego!