12 e 13 aprile 2014
laboratorio esperienziale di
V.A.L.L.E. (Viaggi Attraverso Linguaggi Liberamente Espressivi)
progetto pensato e coordinato dal tavolo dei soci fondatori e in collaborazione con S.Cu.P
Un progetto ampio che vuole analizzare e migliorare il rapporto che ad oggi intercorre tra le arti espressive e la scuola. I laboratori esperienziali sulle arti espressive sono aperti ad adulti, insegnanti, genitori e operatori teatrali e offrono l’opportunità di essere parte attiva di un processo creativo, guidato da chi porta da anni le arti espressive nelle scuole. L’occasione per osservare, da dentro, ciò che accade quando si cerca qualcosa che ci faccia sentire più veri, autentici e presenti. Uno spazio a riscoprire l’arte di essere bambini.
Sullo studio della fiaba a cura di Simona Senzacqua
Analizzare la struttura delle fiabe scritta da Propp, individuare le azioni fondamentali per metterle in atto giocando attraverso le regole della narrazione russa.
L’originalità di Propp rispetto ai folkloristi della tradizione, che si limitavano a raccogliere i materiali, consiste nel fatto che egli cerca nei materiali (in una serie limitata di materiali) gli elementi comuni, unificanti; non li individua tanto a livello dei cosiddetti contenuti (intrecci e personaggi), ma a livello dei modi di composizioni, ossia del susseguirsi delle varie “azioni” e “funzioni”. Di qui, evidentemente, si giustifica il termine “morfologia” appunto come studio di certe forme costanti. Alla base dell’analisi sta soprattutto il concetto di “funzione”, che non può derivare unicamente dall’osservazione di un’azione o reazione di un certo tipo, ma principalmente dal valore che essa assume in rapporto al resto della narrazione, a ciò che nella narrazione la precede o la segue.
Il laboratorio si propone di analizzare la struttura delle fiabe scritta da Propp per individuare le azioni fondamentali e metterle in gioco utilizzando le regole della narrazione russa attraverso la loro drammatizzazione:
– far riconoscere ai bambini le azioni fondamentali per renderli consapevoli attraverso un percorso che porta al riconoscimento della struttura ma anche alla costruzione di una favola.
– giocare con le singole funzioni attraverso l’azione per arrivare a comprendere il disegno complessivo della storia. Ogni funzione rappresenta un “movimento” dato dall’azione, l’azione porta allo sviluppo della storia, l’azione comporta una decisione, l’azione trasforma il destino del protagonista.
– aiutare il bambino a riconoscere le azioni, farlo improvvisare sulla propria sensibilità al movimento e all’azione
– sviluppare la fantasia con il supporto di una gran varietà di situazioni e personaggi alle quali può attingere per crearne di nuovi.
– renderlo indipendente nella creazione di una personale struttura favolosa.
13 aprile presso il Teatro Valle Occupato (via del teatro valle 21) dalle 10:00 alle 13:00
per info ed iscrizioni: valle.ragazzi@gmail.com
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