Quella stessa partecipazione è linfa vitale per la ricostruzione di un tessuto democratico nel nostro Paese.
A distanza di un anno, l’esito di quel voto continua ad essere non considerato, quando non apertamente contrastato, con grave danno per la democrazia.
A Roma ciò sta avvenendo grazie alla Giunta Alemanno che ha deciso di vendere un ulteriore 21% di quote pubbliche di Acea.
Tale operazione viene portata avanti contro il volere dei 1,2 milioni di cittadine e cittadini di Roma che, l’anno scorso, si sono pronunciati per l’uscita dell’acqua dal mercato e dei profitti dall’acqua.
La clamorosa prova di forza, violenta e illegale, della Giunta Alemanno pone la questione della democrazia nel governo di una città complessa come Roma e immersa in una crisi dagli aspetti drammatici. E mette a rischio il futuro di ciò che appartiene a tutta la collettività.
Di fronte a tutto questo non si può tacere, né rimanere a casa delegando ad altri il prendere parola: per questo come artisti, lavoratori dello spettacolo e della cultura annunciamo pubblicamente che GIOVEDI’ 21 saremo in Piazza del Campidoglio.
Invitiamo a tutte e tutti a fare altrettanto, a prendere posizione e riaffermare la volontà espressa dal referendum contro la privatizzazione dell’acqua di tutt*.
sono rimaste padrone ninfe e naiadi.
Abituate a risalire le vene sotterranee,
è stato loro facile inoltrarsi nel loro regno acquatico,
sgorgare da fonti moltiplicate,
trovare nuovi specchi, nuovi giochi,
nuovi modi di godere dell’acqua…”
(I. Calvino)
TEATRO VALLE OCCUPATO
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