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03 Ott

“Mio adorato Gianni…” – Un’ epistola d’amore dal Valle Occupato

Dopo le ultime dichiarazioni pubbliche di Gianni Alemanno

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Dal Valle Occupato si levano parole d’amore che rassicurano la cittadinanza sulla vicenda sentimentale più appassionante degli ultimi 4 mesi:

“Mio adorato Gianni,
Da quasi quattro mesi trepidavo ogni notte in attesa di questa tua
Mi avevano detto che volevi indire un bando per svendermi ai privati
Mi avevano detto che non mi volevi, che avevi intenzione di sgomberarmi
Mi avevano detto che i teatri di cintura di Roma versano in condizioni disastrate
Mi avevano detto che il teatro di Ostia da anni lotta disperatamente per sopravvivere
Mi avevano detto che poche settimane fa avevano provato a sgomberare il Volturno occupato, altro simbolo della lotta per la cultura in questa città
Mi avevano detto che da mesi si occupa la sala Vittorio Arrigoni a San Lorenzo per non trasformare un luogo storico di Roma in un casinò
Mi avevano detto che le politiche culturali del tuo Comune erano talmente elevate che persino il bagaglino aveva chiuso
Mi avevano detto che avevi intenzione di fare un regolamento che limiti drasticamente la possibilità di esercitare l’arte di strada
Mi avevano detto che cambi gli assessori alla cultura come cambi i calzini al mattino
Mi avevano riferito di posizioni assurde dei tuoi colleghi di partito
Del sinuoso Gasperini che un giorno ipotizza lo sgombero e quello dopo sostiene di non averlo mai detto, ma di aspettare che gli occupanti escano prima di cercare una soluzione
Della perfida Carlucci che un giorno si e uno no presenta mozioni per lo sgombero
Del viscido Cicchitto che ci definisce un gruppetto di estremisti
Del cattivo Mollicone che arriva a dire che neghiamo il teatro ai cittadini

Ma io lo sapevo, Gianni, che non era vero. Lo sapevo che sotto quel fascio – di nervi e muscoli – batteva un grande cuore. Lo sapevo che prima o poi mi avresti scritto, avresti ricambiato l’amore di chi da oltre cento giorni lavora per una cultura bene comune e per restituire il teatro ai cittadini, proponendo spettacoli, concerti, assemblee e dibattiti. Lo sapevo che era solo questione di tempo e anche tu, come migliaia di romani, avresti approvato e sostenuto la nostra lotta.

Con immenso amore,
Per sempre tuo (e di milioni di altri cittadini, nessuno escluso) 
Teatro Valle Occupato

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