Le persone sembrano conoscere tutto del May Day, tranne quando comincia
Noam Chomsky, Huffington Post
Giovedì 13 settembre alle ore 19
La lotta di classe del 99%
Incontro/dibattito
con
Luciana Castellina, Mattia Diletti,
Stefano Rodotà e Mattia Toaldo
a partire dal libro
Noi siamo il 99%
di Noam Chomsky
(Nottetempo, 2012)
Il libro raccoglie gli interventi di Noam Chomsky, tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012, ad alcune assemblee di Occupy, il movimento di contestazione e disobbedienza civile nato negli Stati Uniti nel settembre 2011 per protestare contro il potere incontrollato del capitalismo finanziario che, pur rappresentando solo l’1% della popolazione, ha trascinato in una crisi senza precedenti l’economia mondiale. Il lettore italiano sentirà questo libro presto “familiare”: perché i problemi politici, economici e sociali di cui Chomsky parla, messi all’ordine del giorno dai partecipanti al movimento, sono analoghi a quelli con cui ha a che fare il nostro paese in questo momento critico della sua storia. Chomsky abbraccia le istanze di Occupy che testimoniano l’esigenza di una rivoluzione pacifica, attraverso nuove forme di discussione e partecipazione democratica e la costruzione di un nuovo concetto di cittadinanza attiva.
Uno dei fuochi del libro è la riflessione sulla rappresentanza.
Perché, da un canto, le corporation hanno statuto di persona e, d’altro canto, viviamo in una società che nega – può negare – lo status di persona per esempio ai migranti? Che cosa è diventata e qual è il senso della rappresentanza democratica? E chi ha diritto ai diritti?
Luciana Castellina, giornalista e scrittrice, ma soprattutto militante politica, si è iscritta al PCI nel 1947, partito da cui è stata radiata nel 1969 quando, con Magri, Natoli, Parlato, Pintor e Rossanda, fonda il manifesto, di cui diviene una delle voci piú autorevoli. Con La scoperta del mondo, il suo diario dai quattordici ai diciotto anni, che racconta la sua adolescenza e la sua iniziazione politica, è stata finalista al Premio Strega.
Mattia Diletti è ricercatore in Scienza politica presso l’Università La Sapienza di Roma; collabora con il GeopEC-Crs. Ha scritto I think tank. Le Fabbriche delle idee in America ed Europa (Il Mulino) e Come cambia l’America. Politica e società ai tempi di Obama (Ed. dell’asino, con Martino Mazzonis e Mattia Toaldo).
Stefano Rodotà è Professore Emerito di Diritto Civile all’Università La Sapienza di Roma. Collabora con la Repubblica. È stato Garante per la protezione dei dati personali dal 1997 al 2005, e ha presieduto dal 1998 al 2002 il Gruppo dei garanti europei. Ha insegnato in molte università estere, tra cui l’Ecole de Droit Panthéon-Sorbonne di Parigi, l’All Souls College di Oxford e la Stanford Law School. È stato deputato al Parlamento italiano e membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. I suoi ultimi libri sono: Perché laico (Laterza, 2009), Che cos’è il corpo? (Luca Sossela Editore, 2009) e Diritti e libertà nella storia d’Italia (Donzelli, 2011).
Mattia Toaldo è ricercatore in Scienza Politica all’Università di Roma Tre, insegna politica italiana allo Ies di Roma. Collabora con Il Messaggero e con Limes. Ha scritto Come cambia l’America. Politica e società ai tempi di Obama (Ed. dell’asino, con Martino Mazzonis e Mattia Diletti).
Noam Chomsky (1928) è il piú famoso linguista, filosofo e teorico della comunicazione statunitense. Professore emerito di linguistica al Massachusetts Institute of Technology è riconosciuto come il fondatore della grammatica generativo-trasformazionale. Fin dagli anni ’60 è sempre in prima fila nelle lotte della sinistra radicale americana.
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