newhome

31 Ott 2011

al

28 Mag 2013

Partecipa alla proposta di statuto, lo spazio per contribuire è online

In un’ottica di partecipazione e democrazia diretta, il Teatro Valle Occupato chiede il contributo di tutti per fare della nostra proposta di Statuto della Fondazione Teatro Valle Bene Comune, una proposta condivisa e partecipata.

LEGGI LO STATUTO
scarica la versione PDF:
Fondazione Teatro Valle Bene Comune

E PARTECIPA
FAI CLICK QUI

PER APRIRE UNA FINESTRA SULLO SPAZIO DI PARTECIPAZIONE

e per diventare socio fondatore
clicca qui

VIDEO di istruzioni per l’utilizzo:

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=Eind_uoYcGc&w=560&rel=0]

23 Responses to Partecipa alla proposta di statuto, lo spazio per contribuire è online

  1. ernesto 7 novembre 2011 at 00:20 #

    Veramente lodevole questa divulgazione capillare del testo dello Statuto, molte cose sociali andrebbero gestite così, invece di essre calate dall’alto a giochi fatti, ottima idea.AVANTI COSI’!!

  2. ALDO ROTOLO 7 novembre 2011 at 17:52 #

    sottoscrivo le parole di Ernesto, e come potrei fare diversamente? visto che sono coinvolto, oltre che col TVO (ho partecipato anche al primo corso di scenotecnica quet’estate) anche con il movimento NO DEBITO, che propone tra l’altro un referendum di indirizo sulle politiche economiche e sui “suggerimenti” dell’UE per uscire dalla crisi (sic!)
    per saperne di più il LINK è: http://sites.google.com/site/appellodobbiamofermarli/system/app/pages/search?scope=search-site&q=referendum+anche+in+italia.
    Restiamo connessi (oltre che RESTIAMO UMANI)
    Aldo Rotolo

  3. David Goodfellow 4 dicembre 2011 at 14:37 #

    I saw an item on your occupation on the BBC world news. I really agree with what you are doing!

    Congratulations on taking over the theatre to keep it from being turned into what – a Starbucks? We all need to try to protect these things of social value from being stolen by the bankers. And also what a beautiful theatre!

    Keep up the good fight – you have friends around the world.

    Ottawa, Canada

  4. Fabio Giuliano Stella 20 dicembre 2011 at 14:11 #

    Spero che questa sia un occasione di crescita per tutti quelli che riterranno di apportare il loro contributo.Passare dalla generica critica alla partecipazione attiva comporta una presa di coscienza dei propri comportamenti e espressioni.La liberta si conquista con l’assunzione di responsabilita del proprio fare.Buon lavoro.

  5. beatrice 13 gennaio 2012 at 16:32 #

    Buona l’idea di permettere una opinione al privato cittadino sullo statuto della futura fondazione, che speriamo si realizzi presto.

    ma se mi permettete, trovo lo statuto pieno di buone intenzioni, ma carente nell’approfondire le modalità concrete di 1) partecipazione del cittadino comune – spesso ignaro delle lotte culturali di questo paese- e 2) soprattutto la garanzia di trasparenza.

    1) la comprensione di partecipazione a un bene comune è qualcosa che richiede impegno e fatica prima di tutto da parte di chi la auspica. Se il bene comune nasce dal basso, sarebbe interessante capire meglio come la fondazione intenda “sporcarsi le mani” – in senso buono- e raggiungere veramente il basso, per”portarlo in alto” (sarebbe bello un mondo dove non esistesse il basso ma solo l’alto)

    2) al di là di una mera fiducia data dalla collettività ai …comunardi mi pare, non è molto specificato in che forma questa equità e trasparenza avverrà al di là di un comitato di garanti.
    Credo che le qualità di questi garanti e ciò che li rende appunto…garanti andrebbero meglio specificate.

    ALTRA QUESTIONE:
    inoltre credo che vista la sfiducia data al Pubblico, la fondazione dovrebbe rifiutare interventi di tipo economico dalle istituzioni pubbliche come i Ministeri e qualt’altro, altrimenti si rischierebbe di rientrare nelle solite logiche partitiche. Vorrebbe dire tornare a dialogare con coloro contro i quali si sta lottando.

    va beh se mi vengono altre idee le scrivo. certo non so se queste possano esservi utili
    comunque buon lavoro
    beatrice

  6. uVecchiu 14 gennaio 2012 at 04:32 #

    Preziosi del Teatro Valle Occupato
    mi piacerebbe avere la possibilità di collaborare con voi ,
    (anche per la visibilità e il potere che avete a sensibilizzare
    l’opinione pubblica “civile”) , ma siccome abito lontano e non ho ADSL
    non posso farlo. Vi segnalo però questo sito :
    http://www.virusbuono.it e uvecchiu.blogspot.com dove potete
    prendere e usare , trarre spunti o quello che volete
    (sempre che li troviate interessanti e/o utili) di tutti i contenuti ; che
    sono nati per cercare di rendere più consapevole “la gente” dei
    propri diritti e doveri – per una società Democratica

  7. Miriana Ronchetti 16 gennaio 2012 at 23:15 #

    spero proprio che una catena si muova per l’Italia, dal centro al sud e dal centro al nord, per avviare una bella, vera, reale rivolta culturale. State dando esempio a tutti e prima o poi, anche i più restii usciranno dalla tana, per unirsi agli altri…o è solo un mio sogno? No! La vostra è una grande azione reale, la più bella che abbiamo sott’occhio…da imitare.Grazie per tutto quello che fate . Arriveremo anche noi.

  8. Danyel 24 gennaio 2012 at 17:42 #

    Due domande che in molti, interessati a sostenere l’iniziativa, ci stiamo facendo:

    1) se entro la data prefissata non si doverre raggiungere l’importo obiettivo per isituire la fondazione, i contributi nel frattempo versati sul c/c indicato, come verrebbero utilizzati?

    2) gli orari ed i giorni delle assemblee, qualora fossero sempre in orari di ufficio infrasettimanali, impedirebbero a molti di parteicpare attivamente alle attività, comportando (o no perchè assenza “giustificata”) magari anche la perdita della qualifica di socio. Come garantire che così non sarà?

    Sono dubbi che sembrano banali ma che, vi assicuro, lasciano a molti “non addetti ai lavori” ma “amanti della cultura” quella diffidenza che li trattiene dal contribuire subito già da domani.

  9. Laura Bruno 26 gennaio 2012 at 03:35 #

    Concordo pienamente con i Principi dello Statuto , che ci riportano alla “Costituzione di un Organismo Umano” . Vi rientrano qui le moderne teorie di Ecologia della mente, di Biofisica e “Bioenergetica” :
    a proposito di cooperazione sinergetica e Teoria dell’Autogoverno- Sinergetica.
    Non bisogna quindi dimenticare che in un sistema chiuso vi può solo essere un aumento di entropia, mentre in un sistema aperto, ove avviene uno scambio con altri sistemi, si verifica un flusso di Entropia negativa, che se da una parte è responsabile di una “normalizzazione” del sistema, dall’altra, permette la strutturazione del medesimo; ovvero un’evoluzione in senso strutturale quindi complesso. L a scienza termodinamica non classica, vede nell’interazione fra sistemi il Fondamento della loro stessa Esistenza! L’Anti-isolazionismo, questa continua e dinamica fluttuazione, porterebbe dunque all’evoluzione strutturale e alla complessità dei sistemi.
    Infine… ma non in ultimo …piano, La struttura sociale è strettamente legata alla comparsa delle leggi che governano la psiche, ovvero, alle leggi psichiche. Queste leggi si realizzano sulla base del comportamento dei singoli individui che compongono il gruppo o collettività, di conseguenza sono rappresentate nei meccanismi cerebrali del comportamento individuale (). La formazione di macrosistemi biologici è quindi la caratteristica degli individui stessi e della loro attività (PV. Lermionov).
    Per dirla in termini più letterari… anche se non ricordo a memoria la citazione, ma il senso è il seguente: “Non si può amare la collettività se non si ama prima l’Individuo”. (A. Gramsci).
    Gli antropologi inoltre sanno che le tribù con basso sviluppo culturale e Materiale essendo legate da leggi psichiche, possono essere caratterizzate da una complessa struttura sociale.
    (Per una cultura dal basso…)

  10. maria tufano 14 febbraio 2012 at 18:34 #

    ieri ho dato il mio piccolo contributo in denaro ma non è necessario che compaia…anche perchè npon TRONO LA VOSTRA MAIL !!!!
    comunque permettetemi un sorriso, immagino al ato quanti interventi “strani” potrebbero essereci…un eventuale testo da rappresentare…AUGURI di lunghissima vita
    maria

    • Timo 15 febbraio 2012 at 14:00 #

      ciao maria,
      grazie di aver preso parte alla creazione di questo magigica utopia possibile che è la fondazione teatro valle bene comune,
      è importante che tu manda l’email è importante che tu prenda parte non solo con il contributo economico ma anche col corpo con il sorriso.
      la mail è vallebenecomune@gmail.com qui puoi scrivere i tuoi dati anagrafici:nome e cognome/data di nascita/e-mail/n. di telefono/importo versato.invece per la proposta in questo momento il calendario del teatro è pieno e se ne potrà riparlare più in là.
      ciao alla prossima!

  11. Miki 26 febbraio 2012 at 07:56 #

    L’iniziativa è lodevole. Il testo lo leggerò con calma, il prologo però io lo dedicherei al teatro alla sua storia e all’importanza che ha, senza pretendere di definire il Bene Comune, il che mi sembra fuori luogo nell’atto di Fondazione. Auguri e buon lavoro

  12. Giuditta Peliti 10 maggio 2012 at 18:35 #

    A che punto siamo con la raccolta fondi? Non sarebbe ora di rilanciare la campagna? O si è abbandonato il progetto? Non riesco a seguirvi constantemente, ma al progetto “Fondazione” ci tengo molto…come cittadina.
    Fatemi sapere, grazie
    Giuditta Peliti

  13. dome 5 febbraio 2013 at 12:35 #

    Ma perchè non ve ne andate e lasciate il teatro davvero a tutti i cittadini, così non si capisce chi sceglie cosa e chi decide cosa, nessuno ci mette la faccia. Poi tanto in fondo qualcuno che gestisce c’è ma è nascosto, occulto, mi sembra la solita cosa all’italiana, tanto poi chi paga le bollette è sempre la collettività.

    • SINAGUA 6 febbraio 2013 at 13:29 #

      Caro domenico

      il teatro è dei cittadini, basta venire qui e partecipare, la questione è l’impegno.
      Molti lo fanno, magari non restano come tanti altri, ma vengono partecipano, organizzano insieme a noi e poi magari se ne vanno.
      E’ sempre questione d’impegno. Ci hai mai provato? Ti sei mai impegnato ad entrare???

  14. maria france 24 marzo 2013 at 09:27 #

    la cultura va difesa, affermata e ripensata insieme ai lavoratori del teatro valle e resa un patrimonio di tutte e tutti, per il bene e l'emancipazione della gente comune.
    maria france zoroddu

  15. edgar 5 febbraio 2015 at 00:29 #

    E vi spiego il perchè è importante scrivere chiaramente e in primo piano queste attività che avete già svolto:
    nel caso di ricevimento di donazioni o diventiate beneficiari di polizze sulla vita (nessuno è eterno, specie in certi ambienti) la legislazione attuale prevede che non venga tassato il trasferimento se il denaro è reinvestito in attività di pubblica utilità.
    (sempre se avete come obiettivo quello di diventare un soggetto riconosciuto ufficialmente, onlus, ong o altro, e quindi avere una voce “che può essere ascoltata”):

    D. Lgs 31-10-1990 n. 346
    Approvazione del testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta sulle successioni e donazioni. (1) (2) (3) (4) (5) (6)
    Pubblicato nella Gazz. Uff., 27 novembre 1990, n. 277, S.O.h
    […]

    Articolo 3
    Trasferimenti non soggetti all’imposta (1).
    1. Non sono soggetti all’imposta i trasferimenti a favore dello Stato, delle regioni, delle province e dei comuni, né quelli a favore di enti pubblici e di fondazioni o associazioni legalmente riconosciute, che hanno come scopo esclusivo l’assistenza, lo studio, la ricerca scientifica,

Trackbacks/Pingbacks

  1. La bellezza non può attendere. Teatro Valle Occupato | klopodo - 22 novembre 2011

    […] Il 20 ottobre gli occupanti –anzi, d’ora in poi si chiameranno comunardi- hanno presentato la prima bozza dello Statuto della Fondazione Teatro Valle Bene Comune, iniziando un percorso verso la costituzione del Valle Occupato in soggetto giuridico con l’aiuto di Ugo Mattei, estensore dei quesiti referendari sull’acqua. “La promozione e il riconoscimento della Cultura come bene comune”, primo obiettivo. Non ti convince? Lo Statuto è in via di definizione e tutti possono partecipare modificandolo o commentandolo qui. […]

  2. Blog » Teatro Valle Bene Comune - 21 dicembre 2011

    […] della cultura come bene comune. Un percorso che passa anche attraverso la costituzione della Fondazione Teatro Valle Bene Comune e di un metodo che ne permetta, attraverso criteri oggettivi e competenze, una gestione collettiva […]

  3. Fondazione Valle Bene Comune: la rivoluzione culturale inizia dal basso | Rubric - 15 gennaio 2012

    […] processo partecipato di “azionariato popolare” e dello Statuto che rappresenteranno le fondamenta della Fondazione, hanno discusso ieri pomeriggio Ugo Mattei, […]

  4. Terzo confronto, su partecipazione e trasparenza, e… so’ddolori - 23 maggio 2013

    […] li definisce spazi privatizzati.  Non fanno, insomma, quello che tenta di fare il Valle Occupato vedi qui . Ma anche questa coalizione è espressione di alcune importanti realtà di base, che si faranno […]

  5. CulTour Magazine | The show must go on - 15 giugno 2013

    […] now writing a statute for this foundation together. In this statute we say that everyone has a vote. In an assembly we decide what is going to happen. We don’t have a leader. Every week there is an […]

  6. “Patrimonio Comune”: i cittadini in difesa della città | A Sud ONLUS - 6 marzo 2014

    […] Teatro Valle (il cui statuto, che avrebbe riconosciuto il teatro come “Fondazione Teatro Valle Bene Comune” è […]

Rispondi a maria france Click here to cancel reply.

css.php