22 > 27 NOVEMBER 2015 — VIA SANTA CROCE IN GERUSALEMME, 59 — ROME (ITALY)
A WRITING PROJECT BY CRISTIAN CERESOLI A PRODUCTION OF TEATRO VALLE OCCUPATO
RABBIA #11
2 SPECIAL GUEST EMANUELE TREVI, SIMON BOBERG
6 RESIDENT PERFORMERS SYLVIA DE FANTI, FRANCESCA DI SANTO, PAOLO GIOVANNUCCI, MARIANNA JENSEN, GIAMPIERO JUDICA, RACHELE MINELLI
APERTO A UN NUMERO INFINITO DI ALTRE ATTRICI, ATTORI, AUTRICI, AUTORI E UDITORI
3 WRITINGS IN PROGRESS BUSUNGE BY LUCA FRANCO (THEATER) IL GRANDE CAZZO VIOLA BY SIMONE TRAVERSA (THEATER) R5 BY GAIA GROSSO (THEATER)
5 NEW WRITINGS SCELTE CON OPEN CALL PUBBLICA
1 READING IL RENITENTE (THE DODGER) BY MARIO MIGLIUCCI REGIA STEFANO VIALI CAST MAURO MILONE, ALESSANDRA ROCA, PAMELA SABATINI, SIMONA SENZACQUA, SIMONE SPINAZZÈ
PRODUCTION TEAM MARCO PAVANELLI WITH LUCA FRANCO, NICOLE CALLIGARIS
TALKS A CURA DI FULVIO MOLENA
PRESS OFFICE BENEDETTA CAPPON
OPEN CALL PER NUOVE SCRITTURE
Nella sessione di Rabbia #11, oltre a presentare un reading de Il Renitente di Mario Migliucci in occasione del Quarto Tempo, abbiamo scelto di lavorare su tre delle scritture già in corso di produzione (Il Grande Cazzo Viola di Simone Traversa, Busunge di Luca Franco, R5 di Gaia Grosso) e di aprire ad altre cinque scritture. Per questo occorre inviare in formato .pdf (non saranno considerati altri formati) tre pagine di una scrittura ancora in fase di lavorazione, primi appunti o tentativo di esistere, non sinossi o presentazione, a rabbiatvo@gmail.com entro e non oltre il 10 Novembre 2015 a mezzanotte. Le autrici o autori delle scritture scelte saranno contattate o contattati entro il 20 Novembre. È richiesta la presenza per tutte le ore del Secondo Tempo e della giornata del Terzo Tempo.
OPEN CALL PER PERFORMER (ATTRICI/ATTORI)
Anche la sessione di Rabbia #11 è aperta o spalancata a chiunque e non prevede né una selezione né un costo di partecipazione, ma solo un pass da €10, che garantisce libero accesso a tutta la sessione e a tutto il programma, per contribuire alla copertura dei costi vivi. Attrici e attori, scrittrici e scrittori o altri studiosi, politici, studenti o artisti interessati devono semplicemente presentarsi negli orari indicati e mandare immediatamente una mail a rabbiatvo@gmail.com per essere inseriti nel GoogleGroup dove condividiamo informazioni logistiche. È richiesta la presenza per tutte le ore del Secondo Tempo e per la giornata del Terzo Tempo.
CALENDARIO
DAY 1
SUNDAY 22 NOVEMBER
h.15-17 MAKE THE SPACE A CURA DI MARCO PAVANELLI
DAY 2
MONDAY 23 NOVEMBER
h.15-19 SECONDO TEMPO A CURA DI CRISTIAN CERESOLI (APERTO AL PUBBLICO)
DAY 3
TUESDAY 24 NOVEMBER
h.15-19 SECONDO TEMPO A CURA DI CRISTIAN CERESOLI (APERTO AL PUBBLICO)
DAY 4
WEDNESDAY 25 NOVEMBER
h.15-19 SECONDO TEMPO A CURA DI CRISTIAN CERESOLI (APERTO AL PUBBLICO)
h.18:30 LA RABBIA SECONDO TREVI, CON EMANUELE TREVI E A CURA DI FULVIO MOLENA (INCONTRO PUBBLICO)
DAY 5
THURSDAY 26 NOVEMBER
h.15-19 SECONDO TEMPO A CURA DI CRISTIAN CERESOLI (APERTO AL PUBBLICO)
h.18:30 LA RABBIA SECONDO BOBERG, CON SIMON BOBERG A PROPOSITO DEL INTERNATIONAL PLAYWRIGHT FESTIVAL DI COPENAGHEN (INCONTRO PUBBLICO)
h.21 QUARTO TEMPO (READING DE IL RENITENTE DI MARIO MIGLIUCCI)
DAY 6
FRIDAY 27 NOVEMBER
h.19 TERZO TEMPO (ORGIA DELLE SCRITTURE APERTE AL PUBBLICO)
@Rabbiatwit #Rabbia11
rabbiatvo@gmail.com
RABBIA | THE PROCESS
In sostanza. Rabbia è un dispositivo di produzione di nuove scritture. Un atto violento. Di massa. Un cantiere di lavorazione continuo. Un progetto che procede per appunti, e che viene aperto all’umanità in tutte le sue fasi di lavorazione. Una rabbia accumulata. Una rabbia poco prima di esplodere. Una rabbia che si manifesta. E costruisce. E distrugge. Per sineciosi, trova spazio alle scritture in un paesaggio disperante, distruggendolo.
A machine that produces new writings. A violent act. A mass act. A non-stop factory. A project that moves forwards via notes and jottings, open to everyone throughout all its working phases. An accumulated rage. An anger that’s about to erupt. An anger that manifests itself. That builds. And breaks. That creates a space for writings in a desperate landscape.
Rabbia è il progetto di produzione di una scrittura che durante la sua lavorazione considera, sospinge e mette in pratica la costruzione/produzione di altre scritture, sperimentando le diverse forme, dall’opera dal vivo alle possibilità televisive, dalla discoteca al cinema, dalla video-arte alla radio. È il progetto di produzione di una scrittura che non verrà mai terminata, di Cristian Ceresoli, e che continuamente genera altre scritture, che a loro volta ne generano delle altre: dove per scritture si intende costruire opere artistiche (almeno inizialmente) senza vincoli formali; dove la ricerca estetica ha una ricaduta in termini di produzione, di concrete possibilità di realizzazione, di riconoscimento del lavoro svolto di chi è coinvolto. E viceversa.
Rabbia is a project of producing one writing that during is working process considers, pushes and puts into practice the construction / production of other writings – experimenting with different formats from live shows to television; from the disco to the cinema; from video art to the radio. It is a project of producing one writing that continuously generates other writings. Where “writings” means the development of artistic works (at least initially) without formal constraints. Where aesthetic research has an impact in terms of production, real opportunities of achievement, recognition of the work of those involved . And vice versa.
Rabbia è un contesto dove i mestieri e le eccellenze si combinano, un luogo fertile, un processo organico che passa dalla formazione alla produzione e in fine alla diffusione/programmazione, attraverso la combinazione con artisti e istituzioni internazionali e il confronto continuo con il consesso umano, le città, le persone.
Rabbia is a context where professions and excellences are combined, a fertile environment, an organic process that involves training and production to the diffusion, through the union of artists with international institutions and the constant debate between cities and people.
Un progetto che si costruisce e manifesta attraverso le sue sessioni di lavoro. Un luogo dove si cercano e trovano gli inizi delle scritture, e ci si occupa di dare loro continuità, crescere e svilupparsi combinando le competenze di artisti e tecnici e produttori coinvolti, sia da un punto di vista estetico che dal punto di vista della loro sostenibilità economica.
A project that builds and manifests itself through its working sessions. It is an environment where you search for and discover the origins of your written work: we ensure its continuity, growth and development by combining the skills of the artists, technicians and producers involved, both from an aesthetic point of view and from the point of view of their economic sustainability.
Rabbia è il processo di produzione di nuove scritture nato dentro il Teatro Valle Occupato, il suo corpo armato, una novità a livello mondiale. La conseguenza di una serie di tentativi per costruire, nella pratica, dentro un paesaggio depresso e impossibile, qualcosa di possibile.
Rabbia is then a machine for the production of new writing at the Foundation Teatro Valle Commons: a global innovation, the result of a series of attempts to develop new possibilities in a depressed and impossible landscape. The result – perhaps the practical development – of the artistic vocation of the Foundation Teatro Valle Commons.
SESSIONE DI RABBIA | TIMES AND STRUCTURE OF WORK
Il progetto si svolge in sessioni da 3 a 9 giornate e prevede normalmente un Primo Tempo dedicato alla formazione permanente dei performer la mattina, un Secondo Tempo dedicato alle scritture e un Terzo Tempo in cui le scritture sia in fase di costruzione o definite vengono programmate e presentate. Questo Terzo Tempo è un momento performativo, dove la combinazione delle scritture in un contesto estetico costruito appositamente diviene di per sé opera d’arte dal vivo. Poi vi è il tempo in cui presentare le scritture pronte in forma di reading o mise en espace, che chiamiamo Quarto Tempo. In fine, o all’inizio, vi è il Quinto Tempo: le serate di inizio sessione, infatti, prevedono repliche di opere di repertorio degli artisti poi coinvolti in Rabbia e prossimamente debutti e repliche delle stesse scritture prodotte in Rabbia.
The work is carried out in sessions from 3 to 9 days and provides a Primo Tempo (Firs Half) dedicated to the performer in the morning, a Secondo Tempo (Second Half) dedicated to the scriptures, and a Terzo Tempo (Third Half) when the scriptures even if under construction or just ready to premiere are presented. This Terzo Tempo is a performative moment, where the combination of writings and scratches in a purpose-built aesthetic context becomes in itself a work of live art. Therefore we have a Quarto Tempo (Fourth Half), where a reading or a mise en espace of one of the writings is finally presented. At last, at the very beginning of the session, during the first three nights, we have the Quinto Tempo (Fifth Half), where repertoire’s operas written or realized by artists involved in Rabbia are presented. This will be the space dedicated to the writings of Rabbia once produced and touring.
SENZA TEMPO / 23 > 26 NOVEMBRE / h.11:00-14:00
Questa parte della giornata, normalmente destinata al Primo Tempo, in occasione di Rabbia #11 sarà il momento in cui si mette a disposizione uno spazio e un tempo per gli artisti o allievi coinvolti nella sessione, uno spazio di lavoro aperto a tutti per provare, tentare e approfondire.
SECONDO TEMPO / 23 > 27 NOVEMBER / h.15:00-19:00
A CURA DI CRISTIAN CERESOLI
Allo stesso modo, ogni pomeriggio, prende forma il Secondo Tempo. Il Secondo Tempo è la sessione originale e principale di Rabbia: spalancata al consesso umano e attraversata dalla cittadinanza, è la sessione che più si modifica e trasforma nel tempo e a seconda dei luoghi e delle persone. Questa sessione è direttamente curata da Cristian Ceresoli in collaborazione con artisti, maestranze e professionisti vari su piazza, creando una connessione con il luogo e il tempo specifico di quella sessione. Qui ci si prende cura dei primi brani di nuove scritture che emergono così come di quelle che sono in corso di lavorazione da più tempo. Ed è anche il luogo/tempo dove si costruiscono i progetti e le collaborazioni più ampie e allargate, o impreviste.
Similarly, every afternoon, takes space the Second Time. The Second Time is the original and main session of Rabbia: wide open to human assembly and crossed by citizenship, it is the session that more has been changing and transforming in time and relation with any the places and different people. This work session is directly handled by Cristian Ceresoli in collaboration with various artists, craftsmen and professionals, creating a connection with the place and time specific to that particular session. Here we nurture the first pieces of new writing that emerge as well as those that have been works in progress for a longer time. It is also the place/time where wider – and sometimes unexpected – projects and collaborations are developed.
LA RABBIA SECONDO / 25, 26 NOVEMBRE / h.18:30-20:30
CON EMANUELE TREVI, INCONTRO PUBBLICO A CURA DI FULVIO MOLENA
E CON SIMON BOBERG A PROPOSITO DEL INTERNATIONAL PLAYWRIGHT FESTIVAL DI COPENAGHEN
Nei giorni del mercoledì e del giovedì, combinati al Secondo Tempo, avranno luogo incontri pubblici in cui gli ospiti sono invitati ad assecondare la Rabbia, in un discorso estetico che cerca di lasciar spazio alle competenze più diverse nel tentativo di produrre nuove domande, conseguenze e suggestioni.
TERZO TEMPO / 27 NOVEMBER / h.19:00-21:00
CON SYLVIA DE FANTI, FRANCESCA DI SANTO, PAOLO GIOVANNUCCI, MARIANNA JENSEN, GIAMPIERO JUDICA, RACHELE MINELLI
Verso la fine delle giornate di Rabbia viene il Terzo Tempo, in cui sono presentate in forma di frammenti quelle scritture che hanno già raggiunto una certa unità estetica, costruite in un montaggio analogico dove le scritture finiscono, attraverso il flusso dei frammenti, per comporre un paesaggio che ha una sua autonomia e validità estetica. Un momento performativo che, almeno per ora, non vuole tradire la formula di cantiere e di scritture in corso di lavorazione, ma grazie alla intima e continuativa collaborazione con i performer coinvolti, in questo paesaggio le scritture vengono incarnate ed esposte. Qui si sentono, toccano le scritture in lavorazione, il marchingegno, l’architettura, le visioni. Così facendo le scritture si nutrono e si confrontano con la quotidianità, e viceversa.
Towards the end of the days of Rabbia comes the Third Time, where those writings that have already achieved a certain aesthetic unity are presented in the form of fragments, built in a analogical editing where the writings, coming through the flow of the fragments, eventually end composing a landscape that has its own autonomy and aesthetic validity. A performative moment without betraying – at least for the moment – the concept of work-in-progress writing. Any hypothesis will be chosen from the three listed below, it will always be presented as a moment in which the machine is shown from the inside, the work in progress writings are presented: the gimmick, the architecture, the visions. In doing so the writings are nourished, they confront themselves with everyday life and they are not locked into thinking that they’re important. It is the presentation of the flow of fragments of some of the work-in-progress-writings, in a montage assembled to make the experience is as enjoyable as possible for everyone.
QUARTO TEMPO / 26 NOVEMBER / h.21:00-22:30
IL RENITENTE (THE DODGER) BY MARIO MIGLIUCCI
REGIA STEFANO VIALI CON MAURO MILONE, ALESSANDRA ROCA, PAMELA SABATINI, SIMONA SENZACQUA, SIMONE SPINAZZÈ
Un giorno un giovane uomo si ritrova recluso in una cella d’isolamento dall’aspetto piuttosto confortevole. L’uomo è colpevole di non aver risposto all’Appello della Corte Ultima Sociale e detenuto quindi in quanto socialmente improduttivo. La sua pena rieducativa consiste nel dover scrivere una poesia al giorno. Inoltre è obbligato ad avere rapporti sessuali regolari protetti con una giovane donna, una figura professionale esterna.
Qui viene presentata la prima mise en espace de Il Renitente (The Dodger) di Mario Migliucci, che è una di quelle scritture che è in Rabbia fin dalla prima sessione. Durante il Secondo Tempo, la scrittura è stata lavorata in tutte le sue fasi, ha incontrato i performer con i quali si presenta, e grazie a questo sviluppo continuo è ora completa e pronta per essere prodotta. A sua volta, Il Renitente ha portato nuove forze nel progetto, garantendo quella circolarità ecologica che fa saltare tutte le logiche di sfruttamento e sperimenta nuove forme di lavoro. Per cui Rabbia sospinge ed è sospinta dalle scritture che abitano al suo interno.
Here is shown a public reading or mise en espace of a scripture in production. At the moment the only work ready to be presented is The Dodger (Il Renitente) by Mario Migliucci, directed by Stefano Viali.
RABBIA TO EDINBURGH FRINGE FESTIVAL
Il clamoroso trionfo de La Merda di Cristian Ceresoli interpretata da Silvia Gallerano al Edinburgh Fringe Festival del 2012 ha creato un precedente storico al punto che sempre più numerosi artisti dall’Italia partecipano o tentano di partecipare ogni anno al Festival di Edimburgo. I tentativi di rendere organica e frutto di una efficace organizzazione questa partecipazione di massa negli ultimi tre anni sono stati solo parzialmente abbozzati e hanno rappresentato sostanzialmente un fallimento, tanto che la reputazione dei progetti provenienti dall’Italia al momento non è delle migliori. Non già per la qualità delle opere e degli artisti italiani, piuttosto per l’assenza di un reale supporto e di preparazione.
Summerhall, ovvero la venue principale per i progetti internazionali al festival, ha invitato Cristian Ceresoli a segnalare nuovi progetti dall’Italia per il festival del 2016 e del 2017. Nello stesso contesto di Rabbia si vuole fornire quindi una consulenza sul come e perché (o perché no) partecipare al festival oltre che disegnare una mappa delle possibili scritture o progetti made in Italy per l’edizione del 2017, provando a riflettere, nella pratica, su una partecipazione in cui le opere presentate siano contestuali a un unico progetto di livello e straordinaria efficacia, guardando all’esempio di Big in Belgium.
Big in Belgium presenta al Traverse Theatre e alla Summerhall ogni anno una serie di progetti provenienti dal Belgio Fiammingo. Il progetto è a cura di David Bauwens, Sophie De Somere, Liv Laveyne con la Richard Jordan Productions, in collaborazione con Drum Theatre Plymouth, Theater aan Zee, il supporto della stessa Summerhall e co-finanziato dallo Stato belga. Questa piattaforma consente una partecipazione al festival in condizioni ottimali anche dei progetti più fragili, e il successivo tour mondiale di alcuni dei progetti inseriti.
Rabbia si chiede se sia possibile costruire un Made in Italy per l’edizione 2017 del Edinburgh Fringe Festival, nonostante le condizioni dello Stato Italiano.
ACCESSO
Per contribuire alla copertura dei costi vivi del progetto, sarà disponibile all’ingresso un pass da €10 che garantisce libero accesso a tutta la sessione e a tutto il programma.
SESSIONS CHRONOLOGY 2013/2014
RABBIA#1 6 NOVEMBER 2013 @ TEATRO VALLE OCCUPATO (ROMA, ITALY)
RABBIA#2 19 – 21 NOVEMBER 2013 @ TEATRO VALLE OCCUPATO (ROMA, ITALY)
RABBIA#3 3 – 4 DECEMBER 2013 @ TEATRO VALLE OCCUPATO (ROMA, ITALY)
RABBIA#4 16 – 18 DECEMBER 2013 @ TEATRO VALLE OCCUPATO (ROMA, ITALY)
RABBIA#5 24 – 25 JANUARY 2014 @TEATRO VALLE OCCUPATO (ROMA, ITALY)
RABBIA#6 3 – 10 FEBRUARY 2014 @ TEATRO VALLE OCCUPATO (ROMA, ITALY)
RABBIA#7 08 – 10 MAY 2014 @ TEATRO VALLE OCCUPATO (ROMA, ITALY)
RABBIA#8 15 – 20 JULY 2014 @ TEATRO VALLE OCCUPATO (ROMA, ITALY)
RABBIA#9 20 – 25 JULY 2014 @ ARTI VIVE FESTIVAL (SOLIERA – MO, ITALY)
RABBIA #10 17 – 19 OCTOBER 2014 @ MANDRIONE 105 (ROMA, ITALY)
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