newhome

27 Ago

Report – Incontro di autoformazione con BIFO

Giovedì 28 luglio al Valle Occupato c’è stato un incontro di formazione con Franco Berardi BIFO

“L’insurrezione europea è nell’ordine dell’inevitabile. Il problema non è organizzarla. Essa si organizza da sé. Il problema è immaginare l’esito”.

Lasciamo un sunto dell’incontro e la registrazione video completa di questa giornata anticipandovi che il 15 settembre ci sarà un sencondo incontro laboratorio con BIFO per il meeting internazionale Kafca (Knowledge Against Financial Capitalism)

 

“L’insurrezione è il momento nel quale le molecole sociali si rimettono in movimento secondo modelli e strutture che non sono quelli predisposti dal capitale. Debito e colpa sono strettamente connessi sia sul piano psichico che su quello antropologico, liberarsi dal senso di colpa che il debito porta con sé sarebbe un passo in avanti straordinario da ogni punto di vista perché il debito non è solo quello che viviamo con le banche, il debito è quella cosa per cui riteniamo di essere tenuti ad obbedire alla legge. Relativamente al problema dell’immaginazione e della narrazione le immaginazioni sono infinitamente plurali e non è nostro compito costruire una distinzione tra quelle buone e quelle cattive. Il punto è riattivare una macchina che si è per larga parte paralizzata.

L’attività della quale mi sto occupando negli ultimi mesi è la creazione di una scuola europea per l’immaginazione sociale SCEPSI e dico l’acronimo perché nell’idea sceptica ci sta anche l’essenziale per sbloccare la macchina immaginativa che si blocca quando crediamo nel dogma, nel dogma secondo cui bisogna pagare il debito, nel dogma secondo cui l’economia è la natura ecc. ecc. Liberarsi dei dogmi non liberisti e dunque compiere un gesto sceptico nei confronti del dogmatismo non liberista è la premessa per l’attivazione della macchina immaginaria. Cos’è SCEPSI? SCEPSI è un paradigma che si occupa di riattivare la macchina della trasmissione del sapere. Concretamente la prima conferenza SCEPSI si è riunita a San Marino il 20-21 maggio su quattro temi: collasso europeo, psicopatie e sensibilità, immaginazione scientifica, autorganizzazione degeneralictimact. Il compito che si propone è quello di organizzare l’insurrezione europea cioè l’autoconvocazione da parte di ricercatori, insegnanti, studenti, artisti, terapeuti, persone che lavorano all’interno del circuito della mente collettiva e che all’interno di questo costituiscono dei presidi di autorganizzazione puntando ad una moltiplicazione virale di questi presidi.

La possibilità di ridurre l’infinita complessità dei rapporti sociali, affettivi, linguistici alla forza della politica come esercizio della volontà. Da Machiavelli a Lenin è questo il nucleo centrale della potenza della politica. Il problema sta nella continua semplificazione dei rapporti sociali. Il governo è una funzione di riduzione della complessità del mondo esistente.

Una via d’uscita sarebbe quella di riconnettere l’invenzione scientifica, tecnica, linguistica con la corporeità del sociale. Non si tratta di una cosa romantica ma di un’esigenza. Solo nella lotta troviamo viviamo quell’intensità che nella nostra società ci è costantemente negata. Non si tratta di qualcosa che pertiene esclusivamente la dimensione sensuale ed erotica del corpo collettivo ma è qualcosa che pertiene alla sua capacità di riconoscersi solidalmente, è quella che un tempo chiamavamo solidarietà sociale che non riattiveremo mai più per via ideologica ma che riattiveremo grazie ad un’insurrezione delle molecole sociali cristallizzate. Insurrezione da un punto di vista etimologico significa levarsi in piedi e dunque dispiegare in tutta la sua pienezza ciò che già esiste; ciò che ci occorre è qui, non manca. L’Europa non è, come vogliono convincerci, povera. E dunque per insurrezione intendere la districazione di quello che esiste allo stato potenziale dalle modalità istituzionali, economiche, ideologiche, politiche ecc. che rendono quella districazione impossibile. Concretamente ciò significa che luoghi come questo devono diventare luoghi dove si mette in moto sia un processo di erotizzazione dell’esistenza sia di concreta elaborazione di concreta elaborazione delle modalità tecniche di liberazione dalla schiavitù capitalistica, di fuoriuscita dalla miseria della città capitalistica.”

Watch live streaming video from valleoccupato at livestream.com

, ,

No comments yet.

Lascia un commento

css.php